Cerca nel blog

martedì 28 giugno 2011

Eco genetica, premorfologica, morfologica, di accrescimento...


Come a volte accade, lo spunto per trattare questo o quell'argomento mi viene fornito dai mie pazienti oppure dalle persone che mi contattano via web.
Una telefonata odierna mi ha fatto rendere conto di quanta confusione ci sia a riguardo delle ecografie fetali...
Non solo nel web e nei forum, ma anche in medicina si usano i "nicknames"...:-).



Più che in medicina generale direi in medicina fetale ecografica.
Qui la "fantasia" ha trovato il proprio sfogo.
Tralasciando la penosa, a mio parere, distinzione fra ecografie di base e di livello avanzato, realtà che esiste solo in ecografia fetale ed impensabile in ecografia internistica dell'adulto, dove o si fanno le ecografie, se si sanno fare e si cerca di vedere il massimo, compatibilmente alla esperienza dell'operatore, oppure non si fanno, occorre puntualizzare che i vari nomi che si attribuiscono alla ecografia fetale sono in realtà dei nickname...

Genetica: ecografia precoce in epoca compresa fra la 10 e la 14 sett. circa

Premorfologica: alla 16-17 sett.

Morfologica: alla 20-22 sett.

Di accrescimento, alla 32 sett. circa...

Quindi i nomi attribuiti, indicano SOLAMENTE il periodo in qui si esegue la ecografia.

Ognuna di queste ecografie può essere di base, o di livello avanzato, bidimensionale o quadridimensionale.

Il termine "morfologica" guida la mente verso una ecografia rivolta allo studio dettagliato del feto...
In realtà questo trae in inganno...molte persone pensano che avendo fatto una "morfologica" hanno effettuato una ecografia di livello avanzato...
Tutte le ecografie dovrebbero essere "morfologiche", nel senso che dalle prime settimane, fino alle ultime, è imperativo studiare il feto con la massima accuratezza, ovviamente per quanto possibile.

Puntualizziamo anche qualche cosa a riguardo della eco 4D...
L'eco 4D può essere di superficie, per vedere il visino, le manine, etc, di profondità, per studiare le ossa, le suture craniche, il palato etc, e di organo, con varie combinazioni possibili, per studiare per esempio il cervello ed il cuore.
Il cervello si studia in genere con varie tecniche quadridimensionali (VCI C plane per esempio -utile per visualizzare il corpo calloso, il verme cerebellare... - mentre il cuore, con lo stic o correlazione spazio temporale delle immagini, che consiste nell'acquisire uno o più volumi del cuore, per poi esaminarli a tavolino, al computer o sullo stesso ecografo.
Lo studio del cuore può essere integrato con uno studio di rendering di superficie per esaminare alcune valvole ed il setto interventricolare.
Al di là di questi accenni tecnici che ho fatto solo per dovere di informazione, occorre sapere che:

- Sicuramente l'eco 4D costituisce una "rifinitura" importante ed in alcuni casi è indispensabile per orientare correttamente la diagnosi.

- La maggior parte delle diagnosi si effettua con eco bidimensionale in quanto la grande maggioranza delle condizioni patologiche fetali è sospettabile già con eco bidimensionale ad alta risoluzione. L'eco bidimensionale è quindi parte principale ed irrinunciabile dell'esame anatomico fetale.

Durante una eco 4D di routine si esegue in genere un rendering di superficie per i tessuti superficiali ed il viso, si studiano le ossa con un rendering di profondità, il cervello con il VCI C plane. A parte il rendering di superficie delle valvole atrioventricolari e del setto interventricolare, lo studio 4D del cuore richiede, come prima accennato, lo stic, che si esegue in un secondo momento e che andrebbe richiesto a parte.
Ovviamente tutto è condizionato come sempre, dalle condizioni locali, cioè posizione del feto, quantità di liquido, ecogenicità generale della unità materno fetale.

Per molti genitori l'ecografia quadridimensionale significa solo viso del bambino...lo studio del viso, per quanto importantissimo, è solo una parte di quello che potenzialmente è la metodica quadrimensionale.

Occorre però anche dire che alcune potenzialità attribuite alla eco 4D sono un pochino ingigantite per fini "speculativi" di ricerca, congressi, presentazione di nuove apparecchiature etc...
Anche con la migliore apparecchiatura infatti, i piani complementari ricostruiti, in alcuni casi non hanno una risoluzione paragonabile alla immagine "pura" ottenibile in bidimensionale ed il rendering di alcune strutture ancora non raggiunge i massimi livelli...
Eco 4D sì o no?
Sicuramente sì...attribuendole la giusta importanza...è sicuramente un grosso progresso medico tecnologico...




- Posted using BlogPress from my iPad