Cerca nel blog

venerdì 1 luglio 2011

Faq di ecografia


Ho estrapolato queste Faq da "dottorecografia" modificandole in alcuni punti...Mi scuso per eventuali inevitabili similitudini con gli altri articoli del blog.




FAQ


NB: in ecografia si vede solo ciò che si cerca attentamente



Attenzione: Almeno in Italia non esiste una specializzazione in ecografia anche se esistono corsi, alcuni anche validi, di ecografia. Ogni medico quindi si trincea dietro la sua specializzazione e la sua "casta" arrogandosi il diritto preferenziale di poter eseguire l'ecografie meglio di qualunque altro, solo perché ha conseguito una specializzazione inerente alle ecografie che esegue o che vorrebbe eseguire.

In realtà l'ecografia pur avendo necessità di essere integrata da conoscenze cliniche della branca medica correlata (peraltro accessibili quasi sempre ad ogni medico di buona volontà), necessità pratica e conoscenze che vanno ben al di là di quelle che una specializzazione attinente per argomento può dare.

ANCHE SE CORRELATA ALLE VARIE SPECIALITÀ L'ECOGRAFIA COSTITUISCE COSA A SE STANTE...OCCORRE DEDICARSI ALLA ECOGRAFIA A TEMPO PIENO, DAI PRIMI MESI DI LAUREA, E CONSIDERARLA ATTIVITÀ PRIORITARIA PER AVERE POSSIBILITÀ DI EFFETTUARE BUONE ECOGRAFIE.
ESSERE UN BRAVO SPECIALISTA NON GARANTISCE ASSOLUTAMENTE IN AUTOMATICO LA CAPACITA' DI EFFETTUARE ECOGRAFIE DEGNE DI QUESTO NOME.

Valutate quindi l'ecografista per quello che vi offre e per come si comporta, per i risultati che ha ottenuto nel corso degli anni, indipendentemente dalla specialità che ha conseguito; un bravo ecografista non passa inosservato; diffidate della troppa fretta e ricordate ancora una volta: in ecografia si vede solo ciò che si cerca attentamente...e che si sa cercare. Direi ancora...molti dei limiti attribuiti alla ecografia sono dei limiti dell'ecografista o meglio, del presunto tale.

Q: cosa è l'ecografia?

R: E' una metodica diagnostica che utilizza gli ultrasuoni (e quindi non raggi x)



Q: Ho eseguito una ecografia pochi giorni fa; posso ripeterla?

R: Sicuramente. Gli ultrasuoni alle potenze utilizzate in diagnostica non risultano, in base alle conoscenze mediche attuali, dannosi.



Q: però mia moglie è gravida...

R: anche in gravidanza l'ecografia può considerarsi non pericolosa; alcuni ecografi particolarmente sofisticati, sono in in grado di abbassare ulteriormente la potenza di emissione.



Q: Quali organi può studiare l'ecografia?

R:

1) Il cervello nei bambini appena nati fino a quasi un anno di età e anche oltre; negli adulti e' possibile eseguire una ecografia con doppler transcranico per cercare di visualizzare il flusso in alcuni vasi cerebrali; non sempre la qualità delle immagini é ottimale in quanto il fascio ultrasonico deve farsi strada attraverso l'osso che notoriamente non permette agli ultrasuoni di propagarsi; per fare questo occorrono sonde a frequenza moto bassa.

2) il collo con le sue ghiandole (es. tiroide, salivari, linfonodi), ed i suoi vasi e tutti i tessuti molli del collo stesso. Non sostituisce però ma integra la visita otorino laringoiatrica che permette di vedere direttamente con lo specchietto la mucosa laringea, faringea e le corde vocali; pur visualizzando l'eco queste strutture non é però in grado di evidenzarne tutte le patologie.

3) il cuore (l'eco studia l'anatomia del cuore ed anche in un certo senso la sua funzione con il doppler-color doppler; é però cosa diversa dall'eletrocardiogramma che visualizza i potenziali elettrici cardiaci; i due esami si integrano e non si escludono l'un l'altro, la pleura (alcune porzioni di essa), alcune porzioni superficiali dei polmoni (ovviamente l'ecografia non é la metodica di studio per i polmoni; visualizza solo il liquido pleurico e a volte masse polmonari superficiali o pleuriche ed occasionalmente altre patologie polmonari o pleuriche).

4) il fegato, la colecisti, le vie biliari, il pancreas, la milza, i vasi addominali, il peritoneo, il retroperitoneo, i reni, la vescica, le vie urinarie, l'utero e le ovaie. Studia anche lo stomaco e l'intestino; in questo caso però la diagnosi di ulcere, gastrite e duodenite si baserà su segni indiretti e non sarà sempre possibile avanzare il sospetto di tali condizioni; occasionale la diagnosi di polipi intestinali, agevole in un elevato numeri di casi la diagnosi di diverticoli. L'eco sarà invece specificatamente indicata nel sospettare l'ernia iatale (scivolamento dello stomaco verso l'atro spesso con reflusso di succo gastrico in esofago), e nella diagnosi di alcune infezioni intestinali compresa l'appendicite, di masse intestinali, di dilatazioni intestinali, di torsioni intestinali (es volvolo), invaginazioni, di alcune anomalie congenite.

5) la gravidanza ed il feto (vedi dopo).

6) i vasi degli arti, ancor meglio se associata al doppler (che visualizza sotto forma di un tracciato il movimento del sangue) o al color doppler (che visualizza sotto forma di colori i movimenti del sangue)

7) il tessuto sottocutaneo ed in casi particolari con sonde ad alta frequenza e risoluzione la pelle.

8) I tendini, i muscoli ed in alcuni casi le articolazioni

9) Il seno (vedere anche oltre)

10) Le anche del neonato



Occorre precisare che:

a) tutti abbiamo nel nostro corpo (collo, inguine, ascelle , addome etc) i linfonodi, o "ghiandoline" come spesso vengono chiamate; in alcuni casi però (depilazioni, deodoranti cosmetici, infezioni, malattie infettive e mal di gola, tumori), possono ingrandirsi; l'ecografia studiando la forma, le dimensioni, la struttura, la vascolarizzazione del linfonodo, aiuta ad orientare la diagnosi in modo corretto.


b) l'ecografia come tutte le altre metodiche mediche per immagini, del resto, non può effettuare diagnosi istologica, ma può solo fornire degli orientamenti sulla natura di un dato reperto; a volte l'orientamento sarà inequivocabile, altre volte invece non sarà in grado di fornire notizie precise sulla natura (es. di un nodulo).

In questi casi sarà utile effettuare altri indagini, come per esempio il cito aspirato eco guidato con ago sottile, la TAC o la risonanza magnetica nucleare preferibilmente con mezzo di contrasto oppure la stessa ecografia con mezzo di contrasto; anche la TAC e la RMN, come l'eco, non possono effettuare diagnosi citologica-istologica e quindi hanno valore integrativo, più o meno utili a seconda dei casi; la prima metodica (il cito aspirato eco guidato) fornisce invece quasi sempre un corretto orientamento citologico (se eseguito correttamente, con aghi molto sottili -inferiori al mm- é una metodica attendibile e sicura con pochissime controindicazioni: é quasi indolore, e non causa disseminazioni di cellule tumorali se non in casi eccezionali).


c) a volte una lieve infezione in un organo (es. il fegato o il rene, tiroide, tube, ovaie, etc), può non causare alterazioni anatomiche macroscopiche, e quindi essere invisibile alla ecografia


d) I nemici dell'ecografia sono l'aria nella pancia, l'obesità, le ossa (con eccezione dell'età neonatale durante la quale alcune patologie possono essere ben studiate ecograficamente, come per esempio la frattura post partum della clavicola o l'evoluzione del callo osseo in caso di frattura anche in età infantile o adulta); se ne deduce che in alcune persone la visualizzazione sarà migliore, in altre peggiore.



Q: Per effettuare un ecografia, occorre una preparazione?

R: Dipende; per i tessuti superficiali (es. collo, tiroide, muscoli, anche del neonato etc). non occorre nessuna preparazione. Per l'ecografia della colecisti , del fegato e delle vie biliari e dello stomaco, occorre essere digiuni da almeno 8 ore (attenzione: i soggetti diabetici in terapia con insulina o antidiabetici orali o pazienti con tendenza alla ipoglicemia consultino il proprio medico prima di digiunare). Personalmente ai diabetici in terapia non consiglio nessun digiuno prima di una visita ecografica.

Per i reni, la vescica, l'utero e le ovaie (esame sovrapubico: in caso di eco ginecologica transvaginale non é necessaria la vescica piena; a volte però, in base alla costituzione della paziente, anche a vescica vuota dalla via sovrapubica, si otterrà una buona visualizzazione degli organi ginecologici) é necessaria la vescica piena; occorre precisare che la vescica troppo piena generalmente non é indicata in quanto crea spesso degli artefatti e comprime le strutture circostanti; ideale é un medio riempimento ottenibile in vari modi (es. trattenere le urine per circa 3 ore-4 ore; se 1 ora prima dell'esame non si dovesse avvertire alcuno stimolo, bere gradualmente dell'acqua non gasata -circa 3 bicchieri-; se 1 ora prima dell'esame si dovesse avvertire uno stimolo minzionale sopportabile non fare nulla; se una ora prima dell'esame si dovesse avvertire uno stimolo non sopportabile, cercare di svuotare la vescica di quel tanto per eliminare il dolore, ma non lo stimoli stesso.

Per tutte le strutture addominali é preferibili una toilette intestinale ed eventualmente un trattamento antimeteorico: evitare per qualche giorno prima dell'esame di eccedere in frutta, legumi, verdure, bevande gassate, dolci; eventualmente farsi prescrivere per alcuni giorni da proprio medico, un preparato antimeteorico. In caso di stitichezza un blando lassativo due giorni prima dell'esame, scelto fra quelli che non facilitano il meteorismo (chiedere al proprio medico).
Contrariamente a quanto comunemente si crede, l'ecografia dell'utero e delle ovaie può essere eseguita in qualsiasi giorno del ciclo (evitando la fase mestruale per la eco TV). Esami in epoche particolari possono essere utili per quesiti particolari o determinate verifiche. Come prima valutazione non è importante la fase del ciclo in quanto ecograficamente sono facilmente discriminabili i follicoli, dai corpi lutei, dalle cisti patologiche, da patologie espansive di altra natura. Anche le ovaie micropolicistiche ovviamente sono riconoscibili in qualsiasi fase del ciclo.



Q: E' meglio effettuare una mammografia o una ecografia al seno?

R: L'ecografia e la mammografia sono esami complementari e l'uno non esclude l'altro.

I moderni apparecchi ecografici permettono di ottenere delle risoluzioni elevatissime e quindi molti rilievi saranno possibili con l'ecografia e non con la mammografia (e. piccole cisti).

Ad ogni modo la mammografia visualizza con maggiore facilità le microcalficazioni che in casi particolari possono esse l'unico segno di un tumore anche se altrettanto spesso non rappresentano segno di malattia evolutiva.

Nei seni molto densi come quelli di giovani donne, l'ecografia é l'esame di scelta. E' però utile associare le due metodiche, magari eseguendo la ecografia ogni otto mesi o un anno e la mammografia ogni due anni. Semplificando possiamo concludere che una ecografia del seno eseguita con un apparecchio ad altissima risoluzione e da un ecografista paziente ed esperto, risulta essere un esame estremamente preciso e può essere eseguita in qualsiasi periodo del ciclo.



Q: il mio bambino é appena nato; per le anche cosa devo fare, l'ecografia o la radiografia e quando?

R: attualmente l'ecografia ha sostituito completamente la radiografia delle anche, tranne che in casi particolari.

Si può effettuare subito dopo la nascita in media al secondo mese di vita.



Q: Vorrei effettuare una ecografia dell'utero e delle ovaie; ho sentito parlare anche della ecografia transvaginale, oltre che di quella per via sovrapubica; quale mi consiglia?.



R: L'ecografia transvaginale permette una definizione di immagine nettamente superiore alla metodica sovrapubica e quindi é consigliabile ad ogni donna che abbia già avuto dei rapporti; si inserisce in vagina (nota bene non nell'utero), una sonda ecografica dello spessore di circa un dito e mezzo, che procura lo stesso eventuale fastidio causato dalle delle dita del medico durante una normale visita.

E' indispensabile quando l'ecografia sovrapubica per ragioni tecniche non riesce ad ottenere una buona qualità di immagine. Negli altri casi é comunque consigliabile.



Q: Se eseguo una ecografia ginecologica, posso fare a meno di sottopormi ad una visita ginecologica o ad un pap test?

R: La visita ginecologica consta di due parti: la prima é la palpazione bimanuale (effettuata generalmente per ultima), eseguita con due dita in vagina ed una mano sulla pancia della paziente che ha lo scopo principale di delimitare l'utero e le ovaie; in verità nonostante quasi tutti i libri della materia ed alcuni specialisti sostengano il contrario, l'attendibilità di tale atto medico se confrontato a quella ottenibile con l'ecografia soprattutto se transvaginale é veramente bassa; in questo caso quindi (per studiare l'utero e le ovaie) posso affermare con forza che l'eco sostituisce questa fase della visita.

La seconda parte della visita ginecologica é rappresentata dallo inserimento dello speculum e dalla osservazione del collo uterino che sporge in vagina (portio) oltre che della vagina e della vulva.

Tale fase (che andrebbe eseguita tassativamente mediante colposcopia e non ad occhio nudo) non può esser sostituita in nessun modo dalla ecografia; stesso discorso vale per il pap test.



Q: quando fare in gravidanza l'ecografia?

R: ecco i periodi consigliati (NB: a meno che non siano presenti condizioni particolari, rare, che ne controindichino l'esecuzione, é consigliabile eseguire fino al terzo mese l'ecografia transvaginale che permette, rispetto alla ecografia sovrapubica, una precoce diagnosi di molte malformazioni; in seguito la ecografia transvaginale potrà meglio valutare le parti fetali situate in basso, e lo stato del collo dell'utero materno.



6-7 settimana (in tale epoca si visualizzano il battito e l'embrione; non esistono regole fisse; esiste ampia variabilità individuale; l'eco transvaginale permette di anticipare di una o due settimane la visualizzazione del battito e della camera ovulare).

11-12 settimana

16-18 settimana

22 settimana

25-27 settimana

32-34 settimana

37 settimana

poco prima del parto
Non sarebbe sbagliato però eseguire circa una ecografia al mese.

Per calcolare l'epoca della gravidanza (considerando un ciclo ideale di 28 giorni), contare i giorni (e poi convertirli in settimane) dal primo giorno della ultima mestruazione.



Q: l'ecografia può evidenziare tutte le malformazioni fetali?

R: Tutte sicuramente no, però un esame normale eseguito attentamente nelle epoche giuste, con un buon apparecchio, su di una paziente che presenti buona capacità di farsi attraversare dagli ultrasuoni, e con il feto in posizione favorevole, sicuramente offre delle garanzie elevate di assenza di danni fetali; purtroppo alcune malformazioni si visualizzano tardivamente o alla nascita.



Q: Sento parlare spesso di ecografia morfologica; cos'è?

R: Si intende l'ecografia del quinto mese che permette una più agevole visualizzazione delle strutture fetali. Tale denominazione oramai fa parte del linguaggio comune, ma in realtà tutte le ecografie dovrebbero essere morfologiche, cioè eseguite prestando la massima attenzione alla anatomia fetale. Attenzione! non tutte le ecografie sono uguali; la maggioranza dei medici esegue ecografie di primo livello valutando solo le strutture anatomiche principali; esistono però ecografisti (ed ovviamente ecografie) di secondo e terzo livello i quali in tutte le pazienti cercano di eseguire un esame dettagliato di tutte le strutture fetali, compreso il color doppler del cuore fetale; é ovvio che una ecografia (ed un ecografista) di terzo livello sono da preferire.



Q: l'ecografia può sospettare il mongoloidismo o sindrome di Down?

R: teoricamente si, ma non sempre.

A volte una anomalia cromosomica é associata a malformazioni fetali oppure ad alcuni segni chiamati soft markers che possono essere identificati con l'ecografia; altre volte indipendentemente dalla presenza o meno di malformazioni, in caso di anomalia cromosomica e quindi anche di s. di Down, in fasi precoci si possono evidenziare alcuni segni come un aumento dello spessore ncuale (il cosidetto valore di translucenza nucale), o una alterazione della quantità del liquido amniotico (sia in eccesso che in difetto), una alterata morfologia del sacco vitellino secondario, iposviluppo delle ossa nasali, alterazione del flusso nel dotto venoso, rigurgito tricuspidale etc. Altri segni ecografici connessi a volte con anomalie cromosomiche sono:
-arti o dita corti, aumento dello spessore dei tessuti molli della nuca, arteria ombelicale unica, cisti dei plessi corioidei, allargamento delle pelvi renali etc. Alcuni di questi segni pero' possono essere presenti anche senza essere associati ad anomalie cromosiche ed assumono in genere valore, tranne casi particolari, quando associati a due o più.

Altre volte il bambino Down assume durante la gravidanza un atteggiamento spastico e altre volte presenta un ritardo di crescita (o dita più corte o altre alterazioni minori).

Esiste però la possibilità che un bambino affetto da mongoloidismo non abbia alterazioni somatiche svelabili con l'ecografia.

Ricapitoliamo quindi alcuni "soft markers" condizioni che se presenti in numero di due o più, autorizzano a considerare aumentato il rischio per cromosomopatie:
Dilatazione pelvi renali
Cisti plessi coroidei
Focus iperecogeno ventricolo Sx. o golf ball sign
Iperecogenicità delle anse intestinali
Arteria ombelicale unica
Etc.
Occorre puntualizzare che spesso una arteria ombelicale unica o un gol ball sign quando presenti in forma isolata, difficilmente sottendono qualche problema.


Q: quando é possibile stabilire il sesso con l'ecografia?

Nelle prime settimane di gestazione, il sesso fenotipico è costituito, semplificando, dal tubercolo genitale che è estremamente simile nel maschio e nella femmina. Ad ogni modo con ampia variabilità, è possibile a volte sin dalla 11-12 sett. avanzare una ipotesi di sesso, anche se gravata in questa epoca, da una relativamente alta percentuale di errore.

Q: Mi hanno detto che ho l'utero retroversoflesso. E' vero che non posso avere figli?

R: Assolutamente no. Nella quasi totalità dei casi l'utero retroversoflesso non causa nessun sintomo, fatta eccezione per saltuari disturbi, come accentuazione dei dolori mestruali, senso di pesantezza al basso ventre. In gravidanza l'utero già' alla 9 -10 settimana abbandona la retroversoflessione e diventa normalmente antiversoflesso. Solo in casi eccezionali, associati per esempio ad aderenze (le aderenze sono come delle "ragnatele" che si estendono dall'utero o dalle ovaie agli organi circostanti; possono essere causate da varie condizioni come interventi chirurgici, infezioni annessiali, endometriosi...Spesso se minime, sono frequenti e non causano nessun disturbo -oltre quello ovviamente della eventuale malattia di base-; se molto estese o situate in punti strategici, possono causare occlusione delle tube o indentazioni - compressioni sugli organi circostanti), può essere presente una retroversoflessione fissa (normalmente la retroversoflessione è mobile con utero che a distanza anche di pochi minuti può variare il suo stato e la sua posizione essendo per esempio ora normoversoflesso, ora retroversoflesso); solo in questa rara evenienza, ovviamente, la gravidanza non può continuare se l'utero non assume una antiflessione entro la 14-15 sett.

Q: L'eco si può fare in portatori di Pace Maker?

R: Sì. Avvisare però l'ecografista

Q: Dovrò rimuovere bracciali, collane etc?

R: Assolutamente no; solo nel caso in cui determinino impedimento meccanico all'esecuzione dell'esame.


L'immagine riportata è stata tratta da
www.appvip.com

- Posted using BlogPress from my iPad