L'ecografia addominale ha sempre rappresentato il "gold standard" delle procedure diagnostiche in tale distretto... nell'addome infatti sono inclusi anche lo stomaco ed il tratto intestinale. Per molti anni, e forse ancora oggi, molti ecografisti considerano l'intestino come una struttura "da evitare" nel senso che spesso disturba la visualizzazione di altri organi addominali. In realtà l'ecografia può offrire molto per lo studio degli organi cavi, anche se non può essere considerata totalmente sostitutiva di metodiche specifiche come la gastroscopia o la colonscopia.
Iniziamo con il considerare lo stomaco...
Tale struttura in genere è ben valutabile, soprattutto in stazione eretta, e con un modico riempimento di acqua. A tale scopo la persona può assumere circa mezz'ora prima dell'esame uno o due bicchieri di acqua non gassata, in maniera tale da dare il tempo ad eventuali bollicine di aria, di estinguersi.
Sicuramente non si potranno evidenziare se non in casi eccezionali ulcere o gastroduodeniti (anche se a volte tale condizioni possono essere sospettate da segni indiretti), però sarà possibile identificare un eventuale reflusso gastroesofageo (anche se tale patologia
andrebbe successivamente verificata con gastroscopia per potere stabilire la presenza o assenza di una vera e propria esofagite da reflusso che potrebbe richiedere un trattamento maggiormente energico).
Saranno invece ben visibili le pareti gastriche, in tutte le componenti; in alcuni casi quindi, in presenza di ispessimenti di parete medio-esterni, sarà proprio l'ecografia ad effettuare la corretta diagnosi, anche in presenza di gastroscopia normale...patologie a localizzazione media o esterna potrebbero infatti non essere visibili gastroscopicamente.
Colon e intestino tenue
Le patologie che possono interessare tali strutture sono molteplici, quindi cercherò di semplificare al massimo, privilegiando l'aspetto pratico...
Colon: l'ecografia può diagnosticare...
- ispessimenti di parete tumorali e infiammatori
- polipi (non sempre visibili però)
- diverticoli, anche se non sempre
- diverticolite (infiammazione dei diverticoli)
- appendicite, tranne alcuni casi...attendibilità ecograficamente variabile, circa il 90 per cento
- patologie rettali (ispessimenti, neoformazioni, varici, fistole, ascessi etc). E' indispensabile però eseguire ecografia transvaginale in quanto dalla via sovrapubica, le possibilità diagnostiche sono limitate. Nel sesso maschile occorrerebbe utilizzare sonde endorettali lineari o radiali, strumenti che purtroppo sono attualmente in disuso e abbinabili solo ad alcuni apparecchi ecografici, spesso di non eccelsa qualità.
Intestino tenue: l'ecografia può diagnosticare...
- alterazioni di parete associate a volte ad intolleranze, come per es. La celiachia
- malattie infiammatorie, microbiche e soprattutto autoimmunitarie.
Risulta infatti elettivo lo studio ecografico della ileite terminale o morbo di Crohn e delle sue complicanze, come fistole, ascessi.
Per uno studio intestinale adeguato, è consigliabile eseguire una modica toilette intestinale un paio di giorni prima dell'esame.
Sicuramente l'ecografia non ha pretese di sostituire metodiche specifiche nello studio del tratto gastroenterico... occorre però sottolineare che spesso è proprio l'eco che identifica una patologia gastroenterica o che la sospetta.
La associazione con la ricerca del sangue occulto nelle feci, aumenta ovviamente entro certi limiti l'accuratezza.
L'immagine utilizzata in questo articolo è stata tratta da:
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