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domenica 9 ottobre 2011

Il mio saluto a Steve Jobs...

Lettera ad una nuvola...

Ciao Steve, è da tempo che avrei voluto parlare con te... non lo ho mai fatto, per i miei impegni e anche un po' per pigrizia... E poi...tu c'eri...
Quando si ha qualcosa, che sia esso un affetto, un oggetto o altro, spesso non gli si attribuisce la sua reale importanza...



Abbiamo quasi la stessa età e ricordo perfettamente le tue espressioni da giovane uomo dipinte sui giornali dell'epoca, soprattutto in quelli dedicati alla tecnologia ed in particolare ad uno strano computer dal faccino sorridente...
Il tempo è passato... ho percepito il dolore più intenso e la disperazione, la felicità con una gioia quasi assoluta, la noia e la rabbia, la tenera malinconia... ho vissuto parte della mia vita, ma non me ne volere, non ho pensato molto a te... in ogni caso tu c'eri...
Avevamo vite diverse in posti diversi e non ti ho mai chiesto consigli...mi bastava sapere che c'eri...
Ricordi quando una volta mi hai visto piangere? Credevo di avere perso una sfida con la vita... ero solo, davanti al mio Mac...
Steve... è vero, non ho pensato molto a te...
E poi, sai come sono... per certi versi ho un pessimo carattere, sono un po' orso, riservato, non amo acclamare chicchessia, sono perfezionista soprattutto nel mio lavoro... insomma avevo anche tante cose da fare...
Un giorno ho visto un uomo, della mia età, ma sembrava il mio papà... si muoveva in parte con i gesti di una sofferenza antica miscelata ad una forza incredibile, ad un sorriso un po' triste ma fortemente tranquillizzante e persuasivo e con un fare tutto suo... si gingillava con un curioso oggetto che avevo anche io, ma nelle sue mani sembrava altra cosa...
Lo ho rivisto più volte, manteneva inalterata la sua forza anche se si capiva che lottava sempre più con il dolore e con la sua magrezza... ma tutto questo sembrava non avere importanza... gli oggetti che maneggiava assumevano di volta in volta connotazioni quasi irreali, direi magiche.
Nella vita ognuno di noi ha imparato varie cose...
Fra le varie lezioni ho capito che non occorre avere legami di parentela o andare insieme a pranzo o cena per percepire quel frammento di anima che può legarti ad una persona e in ogni caso ad ogni essere vivente.
Steve, io voglio bene a quell'uomo con l'aspetto da anziano che ha riempito il mio cuore di entusiasmo ma anche di tenerezza, e che, anche se indirettamente, mi ha sempre osservato... lui c'era...

L'autunno, il "fall" americano è arrivato...lo abbiamo aspettato in molti... le foglie iniziano a posizionarsi disordinate nei prati, un ciclo di vita si conclude, a volte prematuramente.
Steve, perdonami se piango, forse non dovrei, ma quel frammento di anima che non ha confini di spazio e di tempo, mi obbliga a farlo.
Steve, tu conosci quell'uomo...?
Perchè non vuoi rispondere...?

Pochi giorni sono passati... una foglia è ancora caduta... ed è insensibile al vento... ha la forma di una nuvola...
... E' qui.



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